Effetti della terapia antibiotica sul microbiota gastrointestinale e l’influenza del Lactobacillus casei

Fonte: Pirker A et al. Food and Agricultural Immunology 2012

Gli effetti del Lactobacillus casei Shirota (LcS) sull’incidenza di diarrea associata agli antibiotici (AAD), infezione da Clostridium difficile (CDI) e cambiamenti nel microbiota fecale sono stati analizzati usando il C. difficile-ELISA (su campioni di 678 pazienti), qPCR usando primer gruppo-specifici di 16S rRNA, kit per la tossina di C. difficile e PCR/elettroforesi su gel a gradiente di denaturazione (su campioni di 56 pazienti).

I risultati hanno evidenziato che fino al 18,5% dei soggetti del gruppo trattato con antibiotici sviluppava AAD, mentre solo il 5% dei pazienti trattati con antibiotici e LcS andava incontro a AAD. A seguito di terapia antibiotica, una diminuzione dell’abbondanza di batteri totali, Clostridium cluster IV e XI, Bifidobacterium spp. e butyryl-CoA. Sono stati osservati geni per la CoA-transferasi, mentre le Enterobacteriaceae sono aumentate. L’intervento di LcS ha ridotto la bassa diversità determinata dagli antibiotici del microbiota, aumentando invece l’abbondanza di Lactobacillus spp. e riducendo la scarsa presenza di Bifidobacterium spp.

In conclusione, è stato possibile affermare che il trattamento antibiotico influenza la diversità e la composizione del microbiota responsabile della produzione di butirrato. Nel trattamento dell’AAD, è pertanto desiderabile l’impiego di alcuni ceppi di Lactobacillus, che possono antagonizzare alcuni di questi cambiamenti, e di probiotici più potenti che favoriscono la produzione di acido grasso a catena corta.