Fonte: Aktas B et al. PLoS One. 2016 May 31;11(5):e0156374
Aktas B et al.
PLoS One
Si ritiene che l’impatto dei probiotici sulla salute umana sia correlato alla loro capacità di modificare la composizione del microbiota intestinale e di modulare il sistema immunitario innato. Si ritiene che la capacità di agire come probiotico sia ceppo-specifica. Ceppi di Lactobacillus casei sono comunemente impiegati come probiotici che, quando assunti, modificano la composizione del microbiota intestinale e modulano la risposta immunitaria dell’ospite.
I ceppi di L. casei sono noti per essere significativamente differenti nel patrimonio genetico.
È stato condotto uno studio con l’obiettivo di indagare la capacità di sette diversi ceppi di L. casei nell’alterare il microbiota intestinale e nel modulare il sistema immunitario di topi C57BL/6. Questi ultimi sono stati alimentati con ceppi di L. casei ad una dose di 108 CFU/giorno/topo per un periodo di sette giorni e sacrificati 3,5 ore dall’ultima amministrazione. Il contenuto di ciecale e il tessuto dell’ileo sono stati raccolti per l’analisi del microbiota e del profilo immunologico, rispettivamente.
Mentre 5 ceppi di L. casei hanno alterato il microbiota intestinale in un modo ceppo-specifico, 2 non hanno influenzato la composizione complessiva del microbiota ciecale. I cambiamenti osservati sono stati raggruppati in tre gruppi contenenti tra 1 e 2 ceppi. I 2 ceppi che non avevano influenzato la composizione del microbiota intestinale sono stati raggruppati con il controllo per il loro impatto sul pattern di espressione dei recettori di riconoscimento (PRR), suggerendo che la capacità di alterare il microbiota ciecale è correlata a quella di alterare l’espressione di PRR. Si raggruppano anche per la loro azione sull’espressione dei peptidi antimicrobici intestinali (AMP).
Le evidenze emerse da questo studio indicano che esiste una relazione tra la capacità di un determinato ceppo di L. casei di alterare la composizione del microbiota intestinale, la regolazione di PRR e AMP.
