Fonte: Sharma G et al. Allergy Asthma Immunol Res 2018; 10(6): 575-590
Sharma G et al.
Allergy Asthma Immunol Res
La prevalenza di disturbi allergici è drammaticamente aumentata negli ultimi dieci anni, in particolare nei paesi sviluppati. Oltre ai disturbi gastrointestinali, alle neoplasie, alle malattie genitali e dermatologiche ecc., è stato riscontrato che anche lo sbilanciamento del microbiota intestinale (disbiosi) è associato ad un aumento del rischio di allergie.
I probiotici trovano sempre più impiego nella disbiosi e nella modulazione delle malattie allergiche.
Tuttavia, diversi fattori come i differenti ceppi e i metaboliti effettori o componente di questi all’interno di una specie batterica possono influenzare l’efficacia dei probiotici. D’altra parte, anche le diversità nell’ospite, come la posizione geografica o le abitudini alimentari, potrebbero influire sui risultati attesi dall’impiego di un probiotico.
Pertanto, c’è l’evidente mancanza nel considerare i probiotici come una strada di trattamento irrefutabile per le malattie. Ma in questa review, Sharma e Colleghi presentano i probiotici e i loro effetti su alcune malattie di origine allergica come la dermatite atopica, le intolleranze alimentari e l’asma per stabilire la loro utilità. Vengono proposte le possibili molecole effettrici e i meccanismi funzionali dei probiotici per uso terapeutico.
Dal momento che alcuni studi sui probiotici hanno portato a risultati allarmanti che avrebbero potuto precluderne l’impiego per fini terapeutici, in questa review vengono illustrate le modalità attraverso cui è possibile garantire un impiego sicuro dei probiotici. Nel suo insieme, lo sforzo di Sharma e Colleghi è quello di proporre linee guida necessarie per garantire la qualità in fase di identificazione e sviluppo di probiotici come potenziali “farmabiotici” immunomodulatori.
