Effetti indipendenti e interattivi del consumo abituale di latte fermentato con Lactobacillus casei Shirota e dell’attività fisica moderata quotidiana sulla salute intestinale degli anziani

Fonte: Aoyagi et al. Front Microbiol 2019;10:1477.

Questo studio ha dimostrato che nelle persone anziane il consumo regolare di prodotti contenenti Lactobacillus casei Shirota e un’attività fisica moderata e abituale migliorano la salute intestinale e riducono la stitichezza.

 

La stitichezza reduce il numero di batteri benefici nell’intestino umano, con il potenziale effetto di aumentare il rischio di carcinoma del colon retto. La correzione di questa problematica può quindi dare un importante contributo al miglioramento della salute e dell’aspettativa di vita delle persone.

Gli autori di questo studio hanno esaminato gli effetti indipendenti e interattivi sul microbiota fecale di due fattori con un potenziale effetto positivo sulla motilità intestinale (la frequenza di assunzione di latte fermentato contenente il Lactobacillus casei Shirota (LcS) e la quantità/qualità dell’attività fisica abituale) in 338 soggetti giapponesi di 65-92 anni residenti in comunità.

I partecipanti sono stati divisi in gruppi in base alla frequenza di assunzione di LcS stimata (0-2, 3-5 e 6-7 giorni a settimana) e ai pattern di attività fisica determinati mediante pedometro/accelerometro (<7000 e ≥7000 passi al giorno o <15 e ≥15 minuti di attività fisica al giorno di intensità superiore a 3 equivalenti metabolici).

Dopo aver corretto i risultati dai potenziali fattori confondenti, il numero dei batteri fecali benefici è risultato superiore nelle persone che consumavano più di frequente prodotti contenenti LcS; questa tendenza è risultata statisticamente significativa (in genere p<0,001) per il numero totale di lattobacilli, per il sottogruppo di Lactobacillus casei e per i batteri del genere Atopobium.

Non sono emerse, invece, differenze statisticamente significative tra sottogruppi con diverso livello di attività fisica.

Mediante un’analisi di regressione logistica multivariata-aggiustata, si è stimato che il rischio di stitichezza (definito arbitrariamente come ≤3 giorni con defecazioni a settimana) era significativamente più basso (p<0,05) nelle persone che consumavano prodotti contenenti LcS 6-7 volte a settimana rispetto a quelle che lo facevano 0-2 volte a settimane [OR (IC 95%) 0,382 (0,149-0,974)]; il rischio di stitichezza è risultato inferiore anche nei soggetti che facevano ≥7000 passi al giorno rispetto a quelli che ne facevano <7000 [0,441 (0,201-0,971)] e in quelli che facevano attività fisica per ≥15 al giorno [0,412 (0,183-0,929)].

Il rischio di stitichezza delle persone che consumavano LcS 6-7 giorni a settimana e al contempo facevano ≥7000 passi o almeno 15 minuti di attività fisica al giorno è risultato solo un decimo di quello osservato nei soggetti che assumevano LcS 0-2 giorni a settimana e facevano <7000 passi o <15 minuti di attività fisica al giorno.

Questi risultati suggeriscono che nelle persone anziane il consumo regolare di LcS (almeno 6 giorni a settimana) insieme a un’attività fisica moderata e abituale (almeno 7000 passi o 15 minuti di attività al giorno) possano essere utili per migliorare la salute intestinale.