Quanto ne sanno i medici sui probiotici? Ecco i risultati di un sondaggio internazionale

Fonte: Fijan et al. Int J Environ Res Public Health. 2019 Aug 28;16(17).

Questo sondaggio, effettuato su oltre 1000 operatori sanitari di 30 Paesi del mondo, ha dimostrato che medici, infermieri e farmacisti possiedono una discreta conoscenza dei probiotici e li utilizzano comunemente nella loro pratica clinica.

 

L’obiettivo di questo studio è stato effettuare un sondaggio sugli operatori sanitari per valutare le loro conoscenze relative ai probiotici. L’indagine è consistita in un questionario Web distribuito via email e attraverso piattaforme di Social media, effettuato utilizzando la tecnica dello “Snowball sampling” per il campionamento statistico.

Hanno partecipato al sondaggio 1066 operatori sanitari (per l’80,6% femmine) di 30 Paesi differenti. La maggior parte degli operatori sanitari ha valutato la propria conoscenze dei probiotici come media (36,4%) o buona (36,2%). Solo l’8,9% degli intervistati l’ha valutata come eccellente. Non è stata rilevata nessuna differenza statisticamente significativa tra maschi e femmine.

Oltre l’80% dei farmacisti, degli operatori delle professioni sanitarie, dei medici/dentisti e degli altri operatori sanitari ha riconosciuto la corretta definizione di probiotici, ovvero “microrganismi vivi che, quando somministrati in quantità adeguata, conferiscono benefici all’ospite in termini di salute”. La corretta definizione, invece, è stata individuata dai tre quarti degli infermieri e delle ostetriche e da meno di due terzi degli psicologi. Una percentuale più elevata di operatori sanitari di sesso femminile ha individuato la corretta definizione di probiotici rispetto a quelli di sesso maschile.

Le specie di batteri più frequentemente riconosciute come aventi ceppi probiotici sono state il Lactobacillus acidophilus (92%), il Bifidobacterium bifidum (82%) e il Lactobacillus rhamnosus (62%).

Per quanto riguarda l’opinione sui contesti di utilizzo dei probiotici, il 90,2% degli intervistati ha affermato che i probiotici sono utili durante la terapia antibiotica, l’83,5% per la diarrea, il 70,6% per la stitichezza, il 63,3% prima di un viaggio all’estero e il 60,4% in caso di allergia.

Quasi il 79% degli operatori sanitari coinvolti nello studio ha affermato di consigliare ai propri pazienti l’assunzione di probiotici e il 57,5% degli intervistati ha espresso il desiderio di saperne di più sull’argomento.

In base a questi risultati gli autori hanno concluso che gli operatori sanitari hanno una conoscenza media dei probiotici, che potrebbe migliorare istituendo programmi di apprendimento dedicati. Secondo i ricercatori, poiché i probiotici hanno numerosi effetti benefici su molti aspetti della salute, è importante che gli operatori sanitari li inseriscano nella loro pratica clinica.