Fonte: Johnson K per MedicalXpress.com
Johnson K
MedicalXpress.com
Nelle persone socievoli, con molti amici e conoscenti, il microbiota sarebbe più ricco, con una diversità di specie più elevata rispetto alle persone con reti sociali più limitate. L’esistenza di un legame tra microrganismi intestinali e comportamento, già dimostrato nelle persone con autismo, sarebbe quindi confermato anche negli individui sani. Un’ulteriore prova dell’esistenza del cosiddetto “asse intestino-cervello”.
