Fonte: Coleman C. Sito web della Colorado State University.
Coleman C.
Sito web della Colorado State University.
L’Università del Colorado sta studiando il modo per sfruttare la versione geneticamente modificata di un comune probiotico, il Lactobacillus acidophilus, per modulare la risposta immunitaria e impedire al virus Sars_Cov2 di infettare le cellule del corpo umano.
Il Lactobacillus acidophilus è un comune batterio probiotico, presente nello yogurt e in altri alimenti fermentati. Un team di ricercatori dell’Università del Colorado, guidato dal Dr. Gregg Dean, sta tentando di produrne una forma geneticamente modificata, da utilizzare come vaccino contro il Covid-19. Oltre che nell’intestino, infatti, il L. acidophilus prolifera anche sulle mucose che rivestono naso, bocca, gola ed apparato respiratorio: queste superfici sono proprio quelle attaccate dal Covid-19, cosa che rende il batterio un nostro potenziale alleato nel contrastarne l’infezione. I ricercatori statunitensi hanno scoperto che un L. acidophilus opportunamente modificato potrebbe coordinare la risposta immunitaria dell’uomo, impedendo a virus di penetrare all’interno delle cellule. L’azione del batterio probiotico è diretta contro le proteine Spike del virus, quelle che gli conferiscono il tipico aspetto a corona e che gli consentono di agganciarsi alle cellule umane per infettarle. Sulle proteine Spike esistono due siti che rappresentano due “punti deboli” del virus, e il L. acidophilus è stato progettato proprio per agire su questi due talloni d’Achille del patogeno.
