Il ruolo dei probiotici nei disturbi psichiatrici

Fonte: Mörkl S et al. Curr Nutr Rep 2020;9(3):171-182.

L’utilizzo di probiotici è un approccio promettente per la gestione di diverse malattie psichiatriche. Le prove più solide a favore del loro utilizzo provengono dagli studi su soggetti affetti da depressione.

Da tempo è nota l’esistenza del cosiddetto “asse intestino-cervello”, ovvero di uno stretto collegamento bidirezionale tra microbiota intestinale e sistema nervoso centrale. Avviene una comunicazione tra cervello e microbiota intestinale e quest’ultimo può ricoprire un ruolo importante in molte malattie psichiatriche. Per questo motivo, modulando il microbiota con i probiotici sarebbe possibile, almeno a livello teorico, ridurre  alcuni sintomi legati a stati d’ansia e depressione. In una recente revisione sistematica della letteratura, pubblicata su Current Nutrition Reports, sono stati esaminati i risultati degli studi effettuati su questo argomento. Gli autori dell’articolo hanno concluso la loro analisi affermando che l’utilizzo dei probiotici per modulare il microbiota umano può essere un valido sistema per migliorare i sintomi della depressione. Gli studi sull’ansia, invece, sono ancora troppo pochi per trarre delle conclusioni affidabili.