Fonte: Paniágua AL, et al. BMC Complement Med Ther 2021;21(1):237.
Paniágua AL, et al.
BMC Complement Med Ther
L. casei Shirota potrebbe svolgere una funzione inibitoria verso le più comuni specie di lieviti all’origine della candidosi vulvovaginale, tanto da essere ritenuto un ulteriore supporto da affiancare ai tradizionali trattamenti farmacologici utilizzati contro questo comune disturbo all’apparato genitale femminile.
La candidosi vulvovaginale è una delle più comuni infezioni ginecologiche: colpisce circa il 78% delle donne in età fertile, riducendo il benessere e la qualità di vita di chi ne soffre e a seconda della severità. Provocate da diverse specie di lieviti del genere Candida, le candidosi sono in genere trattate con antimicotici. Tuttavia, il mondo della ricerca sta cercando soluzioni alternative a questi farmaci, il cui utilizzo è spesso associato a problemi di tossicità e di resistenza. I lattobacilli, alcuni dei quali noti come probiotici e assunti per favorire l’equilibrio della flora intestinale, sono la specie di microrganismi più abbondante nel microbiota vaginale sano. Essendo capaci di produrre sostanze (come l’acido lattico) con attività microbicida, i lattobacilli potrebbero proteggere le donne dalle candidosi. Per dimostrarlo, un gruppo di ricercatori brasiliani ha condotto un esperimento in vitro nel quale ha testato l’efficacia di L. casei Shirota (LcS) contro diverse specie di Candida. È emerso che LcS è in grado di inibire la crescita di tutte le specie di Candida sottoposte ad esame, con un’efficacia che va dal 67 al 96%. L’effetto protettivo di LcS si manifesta anche nei confronti della Candida auris, una specie multiresistente che può provocare infezioni gravi e contro la quale le opzioni terapeutiche sono molto limitate. L’assunzione regolare di LcS per via orale potrebbe rappresentare un’efficace strategia per mantenere sano il proprio microbiota vaginale e ridurre il rischio di insorgenza di candidosi. Sono necessari ulteriori studi clinici per rafforzare i dati emersi fino ad ora.
