Il probiotico L. casei Shirota potrebbe essere un valido supporto nel favorire la guarigione delle fastidiose ulcere orali, grazie alla sua capacità di favorire l’azione dei fibroblasti e di stimolare la produzione di nuovi vasi sanguigni.
Le ulcere traumatiche orali sono comuni lesioni della mucosa della bocca dovute a piccoli traumi; possono essere molto dolorose e, se persistenti, possono dare origini a problematiche sanitarie molto serie. In genere le ulcere del cavo orale vengono trattate con antisettici, antibiotici o cortisonici, tutti farmaci associati a eventi avversi importanti. Per questo motivo si stanno valutando approcci terapeutici alternativi e l’impiego dei probiotici è tra le possibili soluzioni del problema. I lattobacilli, in particolare, potrebbero essere utili nell’indurre la guarigione delle ulcere del cavo orale grazie alla loro capacità di favorire la migrazione e la proliferazione dei fibroblasti all’interno dell’ulcera e di stimolare la produzione di nuovi vasi sanguigni nell’area interessata dalla lesione. I fibroblasti sono cellule molto importanti nel processo di guarigione delle ulcere: non solo contribuiscono a sintetizzare collagene per ricostruire la matrice extracellulare della mucosa, ma sono anche in grado di sintetizzare diverse sostanze (citochine, chemiochine e fattori di crescita) che rendono più rapida la guarigione. In un recente studio, la somministrazione di lattobacilli del ceppo L. casei Shirota, sia applicati sulla lesione, sia somministrati per via orale, ha aumentato in modo significativo il numero di fibroblasti impegnati nella guarigione dell’ulcera. Allo stesso modo sono aumentati i nuovi vasi sanguigni, segno inequivocabile di un effetto benefico sulla cicatrizzazione della ferita. Questi risultati confortanti dovranno essere confermati anche sull’uomo, ma potrebbero ampliare lo spettro di effetti benefici dei probiotici sulla salute umana.