Fonte: Turroni S, et al. Front. Physiol. 8 settembre 2020.
Turroni S, et al.
Front. Physiol.
I viaggi spaziali raggiungeranno presto durate finora impensabili, che potrebbero compromettere la salute degli astronauti. Per fortuna anche alcuni ceppi di probiotici sono pronti per le esplorazioni spaziali, e potranno aiutare gli astronauti a prevenire una condizione di disbiosi.
Il prossimo futuro delle esplorazioni spaziali implicherà missioni di durata ben superiore a quelle effettuate finora. La permanenza nello spazio per periodi così prolungati avrà inevitabilmente numerose conseguenze sull’organismo degli astronauti. Per questo motivo i ricercatori di tutto il mondo stanno studiando modi per mantenere in forma gli esploratori spaziali e facilitarne la riabilitazione al rientro sulla Terra. Una delle domande principali alla quale gli studiosi stanno cercando di dare risposta è come preservare la salute del microbiota degli astronauti ed evitare il rischio di disbiosi: quest’ultima, infatti, è una condizione di squilibrio dell’ecosistema di microrganismi che abitano l’intestino umano che è stata associata a numerose malattie. Nell’articolo scientifico che linkiamo di seguito si sono passate in rassegna le attuali conoscenze sull’impatto dei viaggi spaziali sul microbiota intestinale umano e sulle tecniche per mantenerlo in buona salute. Prima fra tutte, l’assunzione regolare di probiotici, alcuni dei quali (come il Lactobacillus casei Shirota) hanno già dimostrato la capacità di resistere ai voli spaziali e alle condizioni di microgravità, mantenendo intatte tutte le loro benefiche proprietà.
